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Pranzo con gli anziani di Manno

Anche se non ancora anagraficamente “anziana”, anche se i capelli grigi cominciano a farsi vedere – come mi ha detto Silvana “ha cominciato a nevicare anche sulla mia testa”- ho passato la domenica all’annuale pranzo organizzato dal Comune accompagnando Mario, new entry nel club AVS.
Un momento per incontrare persone che ho incontrato nei primi anni in cui sono arrivata a Manno, che incontro a passeggio quando parto o rientro dal lavoro, ma anche l’occasione per incontrare persone che non vedevo da più di vent’anni. Un momento di chiacchiere e sorrisi per tastare il polso di chi non è più attivo, ma solo nel lavoro, perché tra interessi, associazioni, nipoti ho l’impressione che non manchino di vitalità.
Certo, la salute non è più quella della giovinezza, memoria e forze cedono però il passo all’esperienza e a un pizzico di saggezza.
I vecchi anziani hanno ancora il ricordo della loro giovinezza vissuta nel periodo di boom del dopoguerra, mentre i neo anziani del rock e delle ribellioni del ’68.
A ognuno la sua vita e le sue scelte, importante è non lasciare solo nessuno.

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